Dovrò lasciar piangere mio figlio? – la questione del pianto
Sento che è importante affrontare subito questo tema perché spesso è la prima cosa che viene associata alle parole “consulente del sonno” e “percorso del sonno”. Come per il vasino, ci sono molti metodi. Immagina se ci fosse solo *un* modo per fare tutto ciò che facciamo nella nostra vita quotidiana. Non servirebbero a molto gli insegnanti o gli specialisti perché non vedresti mai un’opzione diversa.
A nessun genitore piace sentire piangere il proprio figlio, indipendentemente dalla sua età. La maggior parte dei genitori probabilmente ammetterebbe che cerca persino di evitare (o impedire) al bambino di piangere o tenta di ridurre al minimo il pianto del bambino per una serie svariata di motivi. Ma i bambini piangono. È il loro primo strumento di comunicazione ed è il loro modo di manifestare contrarietà verso il cambiamento. Puoi aspettarti che mentre cerchi di cambiare le abitudini del sonno di tuo figlio, ci sarà una certa quantità di protesta e quindi di pianto. Cambierai abitudini che si sono radicate in tuo figlio in mesi o addirittura anni. Devi però tenere a mente che stai facendo tutto ciò per regalare a tuo figlio il dono prezioso dell’ indipendenza e della serenità nella gestione di un aspetto fondamentale della sua vita, per il suo benessere: il sonno.
Il metodo Sleep Sense consente a te, genitore, di essere coinvolto nella creazione di un piano in cui ti senti a tuo agio. Non ti chiederò assolutamente mai di lasciare che tuo figlio pianga da solo, di ignorare i tuoi sentimenti o di ignorare il suo pianto.
Mi piacerebbe rispondere a qualsiasi domanda tu abbia sulla filosofia Sleep Sense™! Scopri quali sono i prossimi passi da compiere per migliorare il sonno di tutta la tua famiglia. Contattami via email: doris@sleep-still.com, chiamami o scrivimi via WhatsApp al numero 340 25 05 904
Doris Dalto
Cosulente Certificato Sleep Sense™